Le Benedizioni Pasquali

Da quest’anno 2023 tutte le parrocchie della Zona Pastorale di Casalecchio hanno preso una decisone comune riguardo alle Benedizioni.

Non ci sarà più la benedizione nelle case.

Nelle Domeniche 12 -19- 26 marzo (anche alla messa prefestiva del Sabato) sia a S. Lucia che a Ceretolo solo nelle Messe festive chi lo desidera al termine della Messa è invitato a fermarsi per un breve momento di preghiera dove sarà data la benedizione e consegnato ad ogni famiglia un cartoncino e un “boccetta” contenente l’acqua benedetta, con l’invito poi che ogni famiglia si raduni insieme (magari il giorno di Pasqua) e reciti insieme la preghiera e possa così benedire con questo segno pasquale la mensa e la famiglia. Ogni famiglia che sarà presente in chiesa riceverà una boccetta d’acqua per famiglia. Non si possono prendere boccette per amici/parenti, ciò che è sacro non prevede distribuzioni industriali. Questa modalità di venire e ricevere l’acqua benedetta in chiesa inoltre riprende la prima e più antica tradizione della chiesa dove i fedeli il giorno di Pasqua andavano ad attingere l’acqua, benedetta nella Solenne Veglia Pasquale.

Qualcuno si domanderà ma chi è malato ed è realmente impossibilitato a muoversi?
In tempo di Quaresima vorremmo valorizzare e incentivare un’attenzione verso i malati, che non possono venire in chiesa. Concretamente malati o anziani impossibilitati a muoversi, se lo desiderano possono contattare la Parrocchia al 051. 571134 S. Lucia – 051.572045 Ceretolo per fissare un appuntamento con il parroco, che andrà a trovarli a casa per la confessione e la comunione, prima della Pasqua. Se quando telefonate non ci fosse nessuno e risponde la segreteria telefonica, se aspettate la fine del messaggio registrato, potrete lasciare il vostro nome e numero di telefono e sarete richiamati. Ricordo che se si va a far la spesa o altri giri, non si è impossibilitati a muoversi.

Si ricorda che tra i precetti della chiesa (n. 2042 del Catechismo della Chiesa Cattolica) si dice di comunicarsi almeno una volta all’anno per Pasqua e confessarsi almeno una volta all’anno.

Infine non vi nascondo che io (d. Matteo) non ce la faccio a stare dietro a tutto. Siamo tanti, questo è bello, però io sono uno e anche i ministri hanno impegni lavorativi e famigliari.

So che qualcuno dirà è l’ennesimo cambiamento… Avete ragione! Ma d’altronde sappiate che le cose cambiano per tutti, anche per i preti e in coscienza posso dire che facciamo tutto ciò che ci è possibile per non far mancare il necessario alle nostre comunità. Forse dobbiamo interrogarci su cosa è davvero necessario?